A) Ambito dell'intervento; destinatari diretti e indiretti.
L'Accordo si propone di fornire un quadro coerente di sostegno alle strategie di stabilizzazione e modernizzazione dell'Albania. L'approfondimento del dialogo politico, il sostegno dell'Unione europea al processo di democratizzazione, la buona gestione degli affari pubblici, il rafforzamento della cooperazione economica e finanziaria rappresentano alcuni tra i principali elementi dell'Accordo.
Sono destinatari diretti del provvedimento le amministrazioni albanesi, nonché gli operatori economici dell'Unione europea ed albanesi operanti in tutti i settori contemplati dall'Accordo.
Il mercato comunitario è sostanzialmente già aperto alle esportazioni albanesi e non è da prevedersi, pertanto, un ulteriore rilevante impatto sugli scambi in ambito dell'Unione europea. Il miglioramento degli sbocchi commerciali per le imprese europee in Albania previsto dall'Accordo dovrebbe invece avere un impatto positivo sugli operatori economici europei, ivi compresi quelli italiani.
L'afflusso di investimenti stranieri a medio e lungo termine in Albania è ritenuto essenziale per innestare processi duraturi di sviluppo che dovrebbero quindi, in un processo virtuoso, alimentare un maggiore interesse dei nostri operatori economici verso la regione.
Il rafforzamento delle istituzioni e delle strutture del Paese dovrebbe inoltre consentire lo sviluppo di attività di cooperazione per tutti gli enti italiani interessati nei vari settori.
B) Esigenze sociali, economiche e giuridiche.
L'avvicinamento dell'Albania all'Unione europea previsto dall'ASA mira ad ingenerare un progressivo miglioramento del tenore di vita della popolazione albanese attraverso interventi in campo istituzionale, economico-commerciale e sociale.
L'ASA consente all'Unione europea di contribuire in maniera duratura al potenziamento delle istituzioni e allo sviluppo sostenibile dell'Albania. Esso permette al Paese di attingere alle prassi e all'esperienza maturata dai Paesi dell'Unione europea per decidere come adeguare il quadro legislativo e l'amministrazione in modo da agevolare la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone attraverso i propri confini, all'interno della regione balcanica, nonché con l'Unione europea, onde favorire una crescita sostenibile.
C) Obiettivi generali e specifici, immediati e di medio/lungo periodo.
Lo sviluppo durevole e la progressiva integrazione dell'Albania nell'economia europea rappresentano i principali obiettivi dell'Accordo, che punta a un rafforzamento delle istituzioni e delle strutture economico-sociali albanesi, in termini qualitativi e quantitativi, attraverso un'attività di sostegno allo sviluppo del Paese e al suo progressivo ravvicinamento all'Europa nei settori economico, commerciale, sociale, della giustizia e affari interni. L'ASA è altresì volto a favorire la stabilità regionale promuovendo migliori rapporti dell'Albania con gli altri Paesi della regione balcanica.
L'ASA - che ha durata illimitata - riflette gli obiettivi a lungo termine dell'Unione europea nei confronti del Paese. La sua attuazione contribuisce a far realizzare al Paese cambiamenti duraturi, a fare radicare la cultura dello Stato di diritto, il rispetto dei diritti individuali e una gestione economica matura che rendano irreversibile lo slancio verso l'integrazione nell'Unione europea.
D) Presupposti attinenti alle sfere organizzativa, finanziaria, economica e sociale.
L'Accordo non comporta oneri organizzativi né finanziari a carico delle pubbliche amministrazioni italiane, a parte quelli indicati nella relazione tecnica.
Esso si configura piuttosto come uno strumento di accompagnamento dell'Unione europea che sostiene le amministrazioni albanesi nel loro processo di transizione.
Dall'attuazione dell'Accordo, oltre ad un impatto diretto sulla sfera organizzativa, finanziaria, economica e sociale delle amministrazioni albanesi, potrà esservi un eventuale impatto diretto e/o indiretto sull'attività amministrativa degli organi dell'Unione europea, in modo particolare per quanto attiene alla gestione delle politiche di cooperazione.
E) Aree di criticità.
La principale area di criticità è collegata alla capacità effettiva del Paese di attuare concretamente gli impegni contenuti nell'Accordo.
F) Opzioni alternative.
L'Accordo si propone di consolidare i legami tra le Parti e, una volta in vigore, rappresenterà il quadro di riferimento delle prime relazioni contrattuali globali tra le Comunità europee e l'Albania.
Quanto alle clausole dell'Accordo, esse sono il risultato del negoziato condotto dalla Commissione - su mandato del Consiglio - e dalle autorità albanesi e sono conformi ad una solida prassi, generalmente seguita in campo comunitario per gli accordi di associazione. Non vi era quindi margine per negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello che è stato concordato prima all'interno dell'Unione europea e poi con la controparte.
G) Strumento tecnico normativo più adeguato.
L'autorizzazione parlamentare di ratifica e l'ordine di esecuzione sono lo strumento normativo previsto dal nostro ordinamento per l'adeguamento al diritto interno.